Tipi di imposte - Tassa d’esenzione dall’obbligo militare


Tassa d’esenzione dal servizio militare / tassa d’esenzione dall’obbligo militare

Lo scopo della tassa d’esenzione dall’obbligo militare consiste, in primo luogo, nell’attuazione del principio costituzionale del servizio militare generale (art. 59 Cost.). La tassa d’esenzione dall’obbligo militare è stata introdotta nel 1878 con il nome di tassa d’esenzione dal servizio militare a seguito della centralizzazione degli affari militari prescritta dalla Costituzione federale del 1874. Il 1° gennaio 1917 la competenza per la tassa è stata affidata dal Dipartimento militare all’Amministrazione dell’imposta di guerra del Dipartimento federale delle finanze. A tutt’oggi l’Amministrazione federale delle contribuzioni esercita la vigilanza sui Cantoni per quanto concerne la riscossione della tassa, che nell’anno 2013 ha fruttato circa 163 milioni di franchi. Questa vigilanza è quindi uno dei più vecchi compiti dell’AFC.

Competenza a partire dalla Prima guerra mondiale

La competenza dell’AFC riguardo alla riscossione della tassa d’esenzione dal servizio militare era legata all’aspettativa che la tassazione cantonale sarebbe migliorata. Nel suo rapporto di gestione del 1917, il Consiglio federale scriveva che le aspettative legate al nuovo regime non erano state deluse. Infatti nella maggior parte dei Cantoni già nell’anno in rassegna la tassa militare era stata riscossa con maggiore meticolosità rispetto al passato, come si è potuto evincere dalla quota della Confederazione al gettito della tassa militare nell’anno 1917.

In tempo di guerra la cura nella riscossione rivestiva un’importanza vitale in quanto il gettito raddoppiava. Come affermava il Governo, infatti, fintanto che i nostri militari erano chiamati in via straordinaria al servizio attivo, anche agli assoggettati all’obbligo militare che non pre-stavano servizio militare doveva essere richiesta una tassa più elevata. Nel 1918 l’imposta fruttò 5,4 milioni di franchi. Altri 1,1 milioni di franchi furono versati dagli Svizzeri all’estero. Durante la Prima guerra mondiale la Confederazione contava complessivamente circa 280 000 assoggettati. Una notevole attenzione alla tassa è stata prestata anche durante la Seconda guerra mondiale, in occasione della quale sono stati compiuti numerosi tentativi di riforma. Nell’ultimo anno di guerra il Consiglio federale decise che il numero dei giorni di ser-vizio poteva essere computato nella tassa.

Riforme recenti

Negli ultimi 20 anni sono state effettuate numerose riforme di vasta portata, sollecitate anche dalle riforme dell’esercito che, come Esercito XXI, hanno segnatamente ridotto il numero di assoggettati alla tassa d’esenzione. In questo modo la durata dell’assoggettamento alla tassa militare per gli inabili al servizio si conclude al compimento del trentesimo anno di età. Ai fini della parità di trattamento la tassa è stata aumentata dal 2 al 3 per cento e la tassa minima a 200 franchi.
Nel 2008 la tassa minima è stata poi aumentata a 400 franchi e sono state abolite agevola-zioni e sovrapposizioni con l’imposta federale diretta come ad esempio la deduzione per co-niugati e la deduzione per spese inerenti all’invalidità. Anche la nuova norma che prevede il rimborso solo se è stato prestato l’intero servizio obbligatorio ha migliorato la parità di tratta-mento.